Diritto all’Informa zione Ambientale. Nucleare, Clima ed Energia

La questione ambientale ci riguarda da vicino, per gli effetti negativi sulla salute e sulla crisi economica e sociale.
La scuola e i media devono fornirci gli strumenti per comprendere le scelte del governo in materia di politica ambientale, così come già ne valutiamo la politica economica e l’equità sociale. E abbiamo diritto ad un’informazione indipendente.

Nel 2009 il Governo Italiano stilò un programma per il ritorno al nucleare. Una campagna di stampa bollò come irrazionali le riserve sul nucleare, portata avanti da alcuni (ex-)ambientalisti e tecnici, diventati nel frattempo manager di grandi aziende di stato, di agenzie e di istituti di ricerca NON indipendenti.
Sappiamo come è andata poi a finire: nel marzo 2011 avviene il gravissimo incidente nucleare di Fukushima, nel Giappone superefficiente. Giappone e Germania avviano la chiusura di tutte le centrali, l’Italia non le riapre più. La Francia non ne sostiene più i costi. Una fonte di energia utilizzata per qualche decennio lascia al nostro pianeta scorie altamente radioattive da gestire per millenni!
Ma se il programma nucleare fu accantonato, gli stessi soggetti sono tornati a promuovere campagne “rassicuranti” sulla questione Trivelle e sui cambiamenti climatici.

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Quale Europa? Parte 1: la Brexit

Gli inglesi hanno deciso di uscire dall’UE. Si è trattato di un voto di protesta contro le lobby economiche che pilotano in modo occulto la politica dell’Unione Europea ? Oppure una fuga nel mito della vecchia e cara Inghilterra?

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Trivelle senza regole. SÌ vota per cambiare

La concessione senza scadenza definita e le previsioni dello “Sblocca Italia” sono un non senso di politica energetica, negano la concorrenza e autorizzano le trivelle senza valutarne prima la pubblica utilità e i rischi. Con il Sì non si abrogano le fonti fossili ma si torna ad un loro uso su basi tecniche, valutandone caso per caso l’impatto ambientale e la funzione strategica.

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