Una tempesta di aria gelida sul Centrosud
Due anni fa abbiamo avuto l’inverno più freddo dall’85. L’anno scorso c’è stata la nevicata più copiosa dal ’56 . Quest’anno un gennaio umidissimo e in ottobre una tempesta di vento tropicale. Poi in questi giorni un’irruzione artica con venti tesissimi. Il clima cambia a causa dell’uso intensivo di combustibili fossili. Ci serve rinnovare al più presto un sistema economico basato sullo sfruttamento intensivo dell’ambiente e del lavoro, imposto anzitutto da sistemi di imprese multinazionali e dalla finanza internazionale. Altrimenti a pagare saremmo tutti: ricchi, poveri, migranti, europei, persone e imprese. E non ci sarà uno Stato in grado di metterci in sicurezza o di ripagare economicamente i danni per gli eventi meteorologici o di ridarci la casa o di gestire i fenomeni migratori.
Gli economisti prestati alla politica pianificano in ipotesi di condizioni climatiche immutate e non considerano i disastri ambientali ed economici provocati.
In conclusione i cittadini devono pretendere dai politici che abbandonino sia la subalternità alla finanza, sia la subalternità ad una certa dirigenza europea inadeguata, sia il sovranismo ingenuo. Le lotte per il potere, a tutti i livelli, sono perdenti!
Per trasformare l’economia globale occorrono determinazione e unità d’intenti tra gli Stati. Promuovere la pace e il dialogo tra le nazioni serve anche a questo.